mercoledì 14 dicembre 2011

Manuale di sopravvivenza

Dal punto di vista umano sono cinque anni che i ragazzi difficilmente dimenticano, credo proprio perché passano dall’adolescenza ad una prima maturità, uno dei più importanti cambiamenti della vita. Spesso le spinte vitali tipiche di questo periodo di passaggio li allontanano dallo studio, altre volte la necessaria affermazione della propria personalità li porta alla critica generica e gratuita; per la gran parte del tempo, comunque, è una benevola spensieratezza a farla da padrona. Sono degli esseri umani stupendi; a noi adulti il compito di essere comprensivi e tolleranti, aperti, senza pregiudizi di fronte alle novità; dovremmo cercare di capire il mondo nuovo che è in loro piuttosto che tentare di trasmettere i nostri vecchi, a volte discutibili, valori.

1 commento:

  1. Il 17 Maggio del 2011 trovo tra le email una lettera in inglese, con l’autrice della quale intrattengo ancora gentili rapporti epistolari; il contenuto della mail è stato per me particolarmente benvenuto poiché rafforza le convinzioni pedagogiche che reggono l’impianto didattico e tecnico del Manuale. Anche una mia collega, su mia richiesta, ha avuto modo di farmi avere un’opinione e dei consigli, per i quali le sono molto grato; lei si chiama Ida ed è di Cosenza. Ha gentilmente scritto che: “Mi aspettavo un vero e proprio manuale di lingua e invece penso sia una descrizione accurata del profilo dello studente del Liceo Scientifico di Amantea e del framework, cioè dei contenuti e delle competenze che lo studente deve acquisire nel biennio e triennio.” E aggiunge: “In generale mi sembra un manuale utile per gli studenti che sono resi ‘consapevoli’ dello studio e delle fasi di apprendimento della lingua ma anche un manuale per i genitori che vogliono essere informati sull'insegnamento dell'inglese e per gli insegnanti che vogliono confrontarsi con la metodologia di un collega che ha ormai acquisito piena consapevolezza della sua funzione in classe e nella vita dei ragazzi.”
    La signora Weirick ha scovato il mio testo attraverso una ricerca personale su Google e ha deciso di scrivere per invitarmi a correggere un’attribuzione letteraria; anche lei è stata molto gentile nell’aiutarmi a rendere il testo più ‘pulito’. Ecco la lettera, che riporto dopo averne chiesto il permesso.

    Dear Mr. Campora,
    What a breath of fresh air I received reading your "Survival Manual"! Your
    classes are lucky having such a motivated teacher who understands what English is all about. 
    I'm a native English speaker doing remedial work with some high school
    students whose teachers believe they have to recite the book - which is Spiazzi and Tavella's good text - Only Connect - New Directions. 
    [...]
    I hope you'll find time to send me reply as I'm very interested in your
    method.
    Margaret Weirick

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